A dieci giorni dal voto, la campagna elettorale per il Comune di Arcisate entra nel vivo attorno ai banchi del mercato che, come sempre, riempiono piazza de Gasperi il giovedì mattina. Tra capi d’abbigliamento, fiori e generi alimentari in questo 15 maggio ci sono anche i banchetti dei quattro aspiranti sindaci, animati da volontari e candidati consiglieri, impegnatissimi nel distribuire volantini, “santini” indicazioni di voto e inviti a serate elettorali. [lefoto id=1870384]
Ma quel che conta di più è stringere mani e ascoltare i cittadini, sempre che siano disposti a lasciarsi distrarre dai loro acquisti per qualche minuto dai loro acquisti.
Presenti sul campo con questa missione il candidato sindaco di Arcisate nel cuore, Giacomo Vinoni ,con la sua squadra, con il gazebo montato all’ingresso del mercato verso il parcheggio, mentre dal lato opposto,verso via Roma, c’era il candidato sindaco Maurizio Mozzanica, alla guida del Centro destra per Arcisate, circondato da ragazzi giovani e candidati consiglieri impegnatissimi nel distribuire volantini. [lefoto id=1870387]
Sempre sulla via Roma, a pochi metri di distanza, di fronte al Municipio, il banchetto dell’ex sindaco Gianluca Cavaluzzi, che tenta un nuovo mandato con la lista “Arcisate oggi e domani”, anche lui impegnatissimo nel dialogare con i cittadini, spiegare le ragioni del commissariamento e il progetto per il fururo [lefoto id=1870393]
Infine un po’ più distante dal mercato, ma in ottima posizione di visibilità, proprio sulla provinciale di fronte a Villa Teresa – simbolo delle potenzialità ancora inespresse di Arcisate – il banchetto di Uniti per Arcisate con Centorrino sindaco. Impegnato a Roma, il andidato sindaco non era in piazza, ma a proporre il programma e distribuire materiale ai passanti c’erano diversi aspiranti consiglieri e sostenitori. [lefoto id=1870381]
È una campagna per le elezioni amministrativa molto particolare quella di Arcisate, per diverse ragioni. Tanto per cominciare è la seconda in un anno, e questo da una lato sembra creare un po’ di stanchezza nei cittadini. Dall’altro lato però è anche vero che ci sono ben 4 candidati sindaco, sostenuti da diverse liste e questo impegna attivamente molte persone nella campagna elettorale. E in un comune di quasi 10 mila abitanti, dove spesso ci si conosce da generazioni e dove le relazioni possono contare anche più dell’orientamento politico o del programma, avere più candidati in lista può fare la differenza.
Così ogni voto è conteso. Tra i cittadini, e tra i banchi del mercato, accanto a chi evita i banchetti elettorali, c’è anche chi raccoglie in borsa i diversi programmi per valutare, o chi sottopone al candidato di turno il proprio pensiero o il proprio problema personale, spaziando dai trasporti alla qualità dell’abitare, dal rumore sotto casa alle buche nelle strade.
Altra peculiarità di questa campagna elettorale è che a prescindere dal risultato delle urne dopo il voto del 25 e del 26 maggio, c’è già uno sconfitto. Ed è il centrosinistra, che ad Arcisate questa volta non è riuscito a presentare nessun candidato sindaco.