Con le risposte di Obiettivo Saronno, sono arrivate ad Ambiente Saronno, sezione cittadina di Legambiente, tutte le risposte alle domande in tema di ambiente e sostenibilità sottoposte ai candidati sindaci. Oggi a rispondere è Novella Ciceroni, che entra nel merito di ogni questione. Ecco le domande e le risposte della candidata di Obiettivo Saronno che si presenta con il sostegno delle civiche Saronno SiCura e Idea Futuro.

Area ex Isotta Fraschini: una grande occasione per la città

Domanda: L’area ex Isotta Fraschini rappresenta una delle ultime grandi opportunità di rigenerazione urbana a Saronno. Da anni i cittadini chiedono la realizzazione di un grande parco urbano, capace di offrire benefici ambientali, sociali e climatici. Intende garantire la realizzazione del parco? Quale destinazione prevede per il resto dell’area? Quali strumenti urbanistici adotterà per tutelare la funzione ecologica e pubblica di questo spazio?

Risposta: L’area ex Isotta Fraschini sarà il cuore pulsante della trasformazione urbana di Saronno: da spazio industriale dismesso a nuovo simbolo di vita cittadina. Il parco, ovvero l’area a verde, è garantito dall’attuale PGT e opereremo con la proprietà per riqualificare al meglio l’area e ottenere il miglior risultato possibile. Nel resto dell’area nasceranno residenze sostenibili, luoghi educativi, percorsi della memoria e spazi per la cultura, immersi in un contesto verde e condiviso che punteremo a massimizzare.
Questo è un progetto ambizioso che mira all’interesse della comunità saronnese e al bene pubblico che vedrà la luce solo con un virtuoso dialogo tra tutti gli stakeholder superando le recenti empasse che hanno fatto accumulare ritardi su cronoprogrammi iniziali e rivestire alla politica il ruolo di controparte ostile. La rigenerazione dell’area ex Isotta seguirà un rinnovato processo partecipativo a supporto di quelli attuali, con scuole, associazioni e giovani protagonisti della progettazione.
Se verrò eletta sindaco mi impegnerò a cambiare in meglio le relazioni e a consentire al programma di trasformazione urbana di essere attuato senza più intoppi.
La azioni di rigenerazione urbana nel retro stazione si inseriscono in un piano più ampio che riguarda anche altre aree strategiche, come l’ex Cantoni, dove verrà monitorato l’avanzamento dei lavori per proporre migliorie in termini di traffico e accessibilità.

2 – Variante Generale al PGT: priorità per una città sostenibile

Domanda: La Variante Generale al Piano di Governo del Territorio, avviata dall’amministrazione 2020 2025, è rimasta incompiuta. È uno strumento fondamentale per pianificare uno sviluppo urbano sostenibile, inclusivo e resiliente. Intende riprenderne lo sviluppo? Con quali criteri guiderà il suo completamento, in particolare rispetto al consumo di suolo, all’altezza degli edifici, all’equilibrio tra edilizia privata e sociale? Quale ruolo assegna alla partecipazione civica e alla trasparenza nei processi urbanistici?

Risposta: Ennesimo mancato obiettivo della amministrazione uscente. Il nostro posizionamento prevede prendere in considerazione in modo serio la Variante Generale al PGT: sarà sostenuto da una revisione profonda che considera la riqualificazione di aree strategiche come l’ex Isotta Fraschini. La rigenerazione dell’area ex Isotta seguirà un processo partecipativo, con scuole, associazioni e giovani protagonisti della progettazione.
Implementeremo processi per limitare ulteriore consumo di suolo e tutti gli strumenti più opportuni per una edilizia urbana che coniughi criteri di sostenibilità ruolo sociale.
La governance sarà strutturata in modo dinamico e multilivello, basata sulla cooperazione tra enti istituzionali, università, imprese, realtà del terzo settore e soggetti attivi nel territorio. Un Osservatorio civico permanente sarà incaricato di monitorare l’andamento dei lavori e di proporre eventuali correttivi, con la funzione di garantire trasparenza, continuità e controllo condiviso.
Questo modello di governance valorizzerà la partecipazione come elemento strutturale, non accessorio: ogni trasformazione urbana sarà accompagnata da strumenti di democrazia deliberativa e consultiva, utilizzando canali digitali, assemblee pubbliche e percorsi formativi per rafforzare la cittadinanza attiva. Saronno diventerà così un laboratorio permanente di progettazione collettiva e governo condiviso del territorio.

3 – Verde urbano: una risorsa da tutelare e potenziare

Domanda: Negli ultimi anni si sono moltiplicati abbattimenti di alberi, anche sani, per interventi edilizi o infrastrutturali. Il cambiamento climatico impone invece una visione opposta: più alberi, più ombra, più biodiversità urbana. Quale sarà l’obiettivo annuo della sua amministrazione in termini di nuove piantumazioni? Intende aggiornare e rendere più efficace il Regolamento del Verde pubblico e privato? Come garantirà la trasparenza e il monitoraggio degli interventi da parte dei cittadini?

Risposta: Si è preservato l’insieme di alberature come quelle di via Roma ma si è intervenuto in numerose occasioni dove si sarebbe dovuto essere più cauti e rispettosi: vedasi quanto in corso nel Parco del Seminario dove sono stati abbattuti 19 alberi sani.
Le direzioni principali del nostro programma includono: l’aggiornamento del Regolamento del Verde in termini di efficientamento amministrativo, un piano triennale per le piantumazioni e ripiantumazioni e la valorizzazione dei parchi di quartiere con maggiore cura per preservarne e valorizzarne la fruizione per tempo libero e cultura.
La partecipazione attiva dei cittadini in termini di contributi e verifica sarà assicurata da un Tavolo Ambiente con funzioni consultive e propositive.
La nostra visione è quella di una Saronno partecipata che tutela l’ambiente e promuove la rigenerazione in alternativa al consumo di suolo, grave lacuna delle amministrazioni degli ultimi decenni.

4 – Mobilità sostenibile: una città più vivibile per tutte e tutti

Domanda: La mobilità è uno dei principali fattori che incidono sulla qualità dell’aria, sulla sicurezza e sulla vivibilità dello spazio pubblico. Ridurre l’uso dell’auto privata e investire in mobilità attiva è una priorità ambientale.
Come intende sviluppare un Piano Urbano della Mobilità Sostenibile per Saronno? Qual è la sua posizione rispetto al Piano Generale del Traffico Urbano del 2020-2025? Quali misure propone per incentivare pedonalità, ciclabilità, trasporto pubblico e intermodalità?

Risposta: Sul Pgtu Obiettivo Saronno ha espresso in data 28 aprile la propria opinione sull’intervento lecito ma non opportuno del commissario prefettizio in termini di approvazione. Nel medesimo istante paradossalmente abbiamo assistito ai trionfalismi della giunta uscente e alle aspre critiche degli stessi sostenitori. Paradossalmente in quanto non è mai esistito un percorso partecipativo, condiviso e capace di trovare una seppur minima maggioranza per l’approvazione politica.
La nostra proposta include: una Linea Circolare Green di autobus a basso impatto ambientale e lo spostamento del capolinea bus da via 1° Maggio a via De Balaguer; percorsi più sicuri per fasce deboli come percorsi casa-scuola sicuri, (ahimè dimenticati dalla amministrazione uscente) e un piano di abbattimento delle barriere architettoniche; la riqualificazione Piazza Unità d’Italia.
Non vogliamo che venga demonizzato l’uso dell’auto privata, portando a situazioni di ulteriore congestionamento, inefficientamento del traffico e della fruizione dei parcheggi. Al contrario vogliamo lavorare per considerare decongestionamento del traffico e un uso accessibile e moderno dei tratti ciclopedonali e dei mezzi pubblici.
Non potendo ripensare Saronno da zero è necessario spostarsi dall’idealismo al pragmatismo con un piano mobilità che coniughi multimodalità e fruizione sicura e piacevole agendo come volano per la vitalità della città.

5 – Rifiuti e degrado urbano: serve un cambio di passo

Domanda: In centro e in periferia si moltiplicano gli abbandoni illeciti di rifiuti, anche pericolosi, e l’uso improprio dei cestini pubblici. È urgente un’azione efficace di contrasto, prevenzione e controllo del territorio. Quali strumenti concreti intende introdurre per contrastare il degrado urbano (es. videosorveglianza, sanzioni mirate, squadre di pronto intervento, campagne civiche)? Come intende migliorare la raccolta, la vigilanza ambientale e la collaborazione con cittadini e associazioni?

Risposta: La raccolta differenziata a Saronno ha raggiunto buoni livelli (oltre l’80%), ma l’economia circolare richiede un salto di paradigma: passare dalla gestione dei rifiuti alla prevenzione, al riuso, alla trasformazione in risorsa. In questa direzione: riqualificheremo e metteremo in sicurezza la piattaforma ecologica comunale; promuoveremo i centri del riuso, le filiere del riciclo di qualità e le pratiche di compostaggio urbano; introdurremo sistemi intelligenti per il monitoraggio dei flussi e la trasparenza del servizio; sosterremo la cultura del “rifiuto zero”.
Oltre a un migliorato dialogo con le associazioni continueremo a sostenere le relazioni con le scuole per promuovere educazione ambientale e a coinvolgere quartieri e attività commerciali.